Luoghi

Genova – Nervi
Ogni volta che torno a Genova mi piace andare nei luoghi dei miei ricordi, nei posti dove sono stato bene, dove mi guardo in giro e non vedo che bellezza, strade e parchi rimasti come erano una volta e scorci di pae­saggi che distendono l'anima. Specialmente in inverno e durante la settimana, quando non ci sono lunghe file di turisti e tan­tis­si­mi genovesi, cui Nervi, ovviamente, piace come a me.
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Un bellissimo Borgo di Genova, che sembra consistere esclusivamente di ville e parchi. Caldamente amata dagli scrittori Anton Céchov e Hugo von Hof­mannsthal, Nervi fu nel XIX secolo meta dell'aristocrazia di mezza Europa.
Da Genova Nervi è reggiungibile coi treni suburbani
I parchi di Nervi comprendono le Ville Gro­pal­lo, Serra e Grimaldi che si es­ten­dono tra la pas­seggiata a mare Anita Garibaldi e l’antica strada romana. Le tre ville risalgono tutte, nel loro aspetto attuale, al XVIII secolo. I parchi ospitano, oltre alla tipica flora mediterranea, anche numerose piante esotiche e tropicali: Agavi, palme di ogni tipo, cedri, araucarie, alberi del pepe, ulivi e oleandri. La posizione delle ville e dei parchi e la lussureggiante vegetazione ne fanno un elegante e raffinato palcoscenico naturale adatto ad ospitare interessanti ma­ni­fes­ta­zioni estive, dal Festival In­ter­na­zio­na­le del Balletto, alle rassegne cinematografiche, ai concerti jazz ecc.
Nervi - Parco municipale
Nel parco municipale
Nei parchi si può passeggiare tra gli alberi secolari, e non è raro vedere uno uno scoiattolo che si lascia avvicinare dai visitatori.
Bellissimo, a maggio, il roseto che incanta per la bellezza e varietà delle sue rose coltivate.
Scogliera a Nervi
Il viale che da Piazza Pittaluga arriva quasi al lun­go­mare prende il nome dalle Palme che lo fian­cheg­gia­no interamente. Le prime furono collocate lungo il viale nel 1882, ed a quei tempi erano una specie da dattero.
Palla kayak nel porticciuolo
La Passeggiata Anita Garibaldi, ricavata scavando nella roccia a strapiombo sul mare e lunga circa 2 km, è fiancheggiata da stabilimenti balneari, piccoli bar, gelaterie edluogo d'incontro di persone di ogni età. Fu costruita in due tempi dal marchese Gro­pal­lo, la prima parte nel 1862, per collegare il por­ticciolo con la torre Gropallo, la seconda dieci anni dopo per collegare via Serra Gropallo (la strada che attraversa i parchi) con Capolungo.
Sulla passeggiata. Vista sul Monte di Portofino
Sulla passeggiata Anita Garibaldi verso Capolungo
La torre Gropallo (dal nome del marchese Gaetano Gropallo che l'acquistò nel 1846) sulla passeggiata è conosciuta anche come „torre del fieno" per via dei falò di paglia bagnata che venivano anticamente accessi sulla sua sommità, per produrre fumo visibile a distanza per la segnalazione di pericoli.
La Torre Gropallo (e promontorio di Portofino)
La cos­truzione della torre risale alla metà del cin­que­cento, ma è stata mo­di­ficata e restaurata più volte. Nel 1936 venne acquistata dal comune di Ge­nova, e suc­ces­si­vamente ospitò la sede della Lega navale italiana e la sezione di Nervi dell'As­so­cia­zione Nazionale Alpini (che vi risiede tuttora).
La Torre Gropallo su una vecchia cartolina.
Sulla passeggiata: l'ex albergo Marinella
È un gioiello dell'architettura, ma ci si passa vicino senza notarlo. Perchè le sue forme d'avanguardia si vedono meglio se si scende giu sugli scogli e lo si guarda dalla parte del mare. Purtroppo dopo il fallimento dell'ultima gestione „La Marinella" si sta avviando al degrado"
Il 14. Ottobre 2016 una violenta tromba d'aria (i venti hanno raggiunto i 110 chilometri orari) ha colpito la costa e l'entroterra tra Quinto e il Tigullio. Alberi abbattuti, case scoperchiate, interi paesi sono rimasti senza energia elettrica. Ingenti danni ha subito anche il Parco di Nervi.
I danni subiti dal patrimonio arboreo del parco sono stati ingenti. Sono una qua­rantina gli alberi abbattuti dal vento. Per questo il parco è stato chiuso al pubb­lico. Probabilmente non si potrà riaprirlo prima del marzo 2017.
Per altre immagini vedere la pagina in tedesco.  
 
 
Genova
Genova e le sue storie