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Vieste
 
Vieste è un comune di circa 13.000 abitanti della provincia di Foggia/ Puglia. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano. Rinomata stazione balneare garganica, per l'ottima qualità delle sue acque di bal­ne­a­zione è stata più volte insignita della Bandiera Blu, prestigioso rico­no­sci­mento della Foundation for Environmental Education.
Fu all'inizio degli anni ses­santa che cominciò a svi­lup­parsi il turismo del Gargano. Ne risultarono nu­merosi al­berghi, campeggi e villaggi turistici lungo tutta la cosa. Mentre a sud di Vieste il paesaggio, con le sue rocce a strapiombo, le piccole baie ad­dob­bate dai pini di Aleppo e un mare verde ca­rai­bi­co, è rimasto pressochè intatto, al nord invece, in di­re­zione Pe­schici, gli insediamenti tu­ris­tici diven­ta­no più frequenti. Ma anche qui l'archi­tettura rimane integrata nella natura e non da quasi nell'occhio.
La costa del Gargano a sud di Vieste
Il litorale fino a Vieste è un pullulare di spiagge, pinete, campeggi e hotel. Ma anche di trabucchi (ingegnose palafitte per la pesca) e di torri sara­ce­ne, cos­trui­te dal XVI secolo per l’avvistamento di pirati e turchi.
Trabucco
A Vieste, la tradizione popolare narra di un certo Dragut, ammiraglio della flotta ottomana, che nel 1554 mise a ferro e fuoco la cittadina, ammazzando vecchi e disabili, che non potevano essere venduti come schiavi.
All'inizio della spiaggia a sud del centro abitato, si erge, quasi a guardia di Vieste, un monolite (fa­ra­glio­ne) alto circa 25 metri chiamato Pizzomunno che è il simbolo stesso della cittadina garganica. Un'antica leggenda racconta l'ori­gine di questo nome.
Tantissimo tempo fa, quando la città era ancora un piccolo villaggio di pesca­to­ri, vivevano a Vieste un bel giovane alto e forte di nome Pizzomunno e una fanciulla
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di rara bellezza di nome Cristalda. I due giovani si inna­mo­ra­rono perdutamente e nulla avrebbe potuto separarli. Ma Pizzomunno doveva andare ogni giorno in mare con la sua barca, dove in­va­ria­bil­mente emer­ge­va­no dai flutti marini le sirene per intonare dolci canti in suo onore. Così ac­cadde che anche le sirene si in­na­mo­ras­se­ro del giovane e gli offris­sero l'im­mor­talità a patto che lui diventasse loro amante e re. La qual cosa Pizzo­mun­no rifiutò ogni volta. Un triste giorno le sirene, colte da gelosia, aggredirono Cristalda e la trasci­narono nelle profondità del mare. Invano Pizzomunno rin­cor­se la voce dell'amata. I pescatori il giorno se­guen­te ritrovarono il gio­va­ne pietrificato dal dolore nel bianco scoglio che porta an­co­ra oggi il suo nome.
Grotta Sfondata, Grotta dei Con­trab­ban­dieri, Grotta dei Due Occhi, Grotta dell’Amore, ... Nomi suggestivi. Tra le bellezze naturalistiche del Gargano, in­fat­ti, non ci sono solo le Isole Tremiti e la Foresta Umbra. La costa da Peschici a Mattinata è costellata di stupe­facenti caverne calcaree, scavate dal mare Adriatico. Magnifiche grotte marine che non hanno nulla da invidiare alla più famosa „Grotta Azzurra“ di Capri.
Nella parte piana della penisoletta si estende il quar­tiere ottocentesco e quello moderno, mentre sul dosso roccioso è arroccato il pittoresco centro sto­rico, tipico del periodo medievale, caratterizzato da strade strette e non allineate, le cui abitazioni con le tipiche scalinate esterne (mignali) sono unite di tanto in tanto da esili archi di contrafforte.
La festa di S. Maria di Merino, il 9 maggio, attira ogni anno migliaia di persone per assistere alla processione dalla Cattedrale fino al santuario a 7 Km circa dal centro.
Vista notturna di Vieste
Il 23 aprile, alla festa di San Giorgio, viene por­tata in processione la statua del Santo lungo le strade del paese. Durante questa festa viene anche effet­tuata la tradizionale corsa di cavalli, sulla spiaggia di Pizzomunno (o della Scialara).
 
 
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