Personaggi

Tina Pica
 
Vittorio de Sica: „Fratello ... ricordati che devi morire.
Tina Pica: „Fratello ... vatti a coricare!“ („Pane, amore gelosia")
L'attrice Tina Pica, il cui vero nome era Annunziata, nacque a Napoli nel 1884. Quasi nessuno sa ormai che questa donna mi­nu­ta e secca, carica di energia, dallo sguardo severo e con la voce cavernosa e quasi ca­ri­ca­turale, conosciuta soprattutto per i suoi ruoli die attrice co­mi­ca nel cinema, è arrivata al ci­ne­ma appena a cinquant' anni. Nel 1934 infatti esordì al cinema nel film „Il cappello a tre punte„.
Tina Pica invece aveva in verità iniziato da gio­va­nis­si­ma a calcare le scene del glorioso Teatro San Ferdinando, facendo parte della Compagnia Fe­derico Stella e interpretando un ruolo maschile in „Il cerinaio della ferrovia"’. Questo debutto diede una direzione decisiva alla sua carriera: infatti interpretò spesso ruoli maschili, come Amleto, in una versione napo­letana di Shakespeare.
„La gente"
Fu attrice comica e drammatica e s'impose presto come caratterista ecce­zio­nale. Prima di esordire nel cinema recitò per la compagnia di Eduardo De Fi­lippo. Tina Pica si distinse sempre (come poi i suoi personaggi nel ci­ne­ma) per il carattere forte e deciso. Raccontano che durante le prove per „Liolà“, nel quale recitava insieme ad Eduardo e Peppino De Filippo e a cui era presente anche l'autore Luigi Pi­ran­del­lo, esasperata dai loro continui sug­ge­ri­men­ti una volta smise bruscamente di recitare e borbottò: ‘Voi tre là mi sembrate il Padre, il Figlio e lo Spirito santo. Ma io non posso lavorare in presenza della Santissima Trinità’.
Tina Pica in „Pane, amore e ..."
Dopo aver recitato in film come „Il voto" (1950) e „Ergastolo (1952), a 69 anni ebbe finalmente suc­cesso col grande pubblico col suo ruolo di Ca­ra­mel­la, la governante del maresciallo Antonio Carotenuto (Vittorio de Sica) in „Pane, amore e fantasia" (1953) e negli altri due film della trilogia „Pane, amore e gelosia" (1954) e „Pane amore e ...“ (1955). Per il secondo dei tre film vinse il Nastro d'Argento alla migliore attrice non pro­ta­go­nis­ta. Con queste commedie divenne consacrata come una delle ca­rat­teriste comiche più amate del cinema italiano del dopoguerra.
Destinazione Piovarolo
Destinazione Piovarolo
Sylva Koscina

La nonna Sabella

Tra le sue interpretazioni più po­po­la­ri ricordiamo quelle in „Buo­na­not­te... avvocato!" (1955), „Des­ti­na­zione Piovarolo" (1955) con Totò, “ La nonna Sabella“ (1957), con Sylva Koscina e Renato Salvatori, film diretto da Dino Risi e seguito a ruota da „La nipote Sabella“ (1958). Con la sua per­so­nalità spigolosa ed es­tre­ma­nen­te anticonformista Tina Pica fu anche la protagonista di film di successo fatti a sua misura: „Arriva la zia d’A­me­ri­ca" (1956), „Mia nonna poliziotto" (1958), „La sceriffa" (1959), „La Pica sul Pa­ci­fico" (1959) e molti altri, dove già dal titolo si vede che si tratta di ruoli (quasi) maschili. Nel suo ultimo lavoro per il cinema a 79 anni, „Ieri, oggi e domani“ (1963), la vediamo invese nei panni di una nonna dolcissima, anche se energica.
Quello che il suo pubblico non sa è che il per­so­nag­gio dei suoi film non cor­ris­pondeva affatto con i suoi ruoli nella vita privata. In realtà era molto diversa dalla zitella bigotta che ha quasi sempre im­per­so­ni­fi­cato: fu infatti sposata due volte.
Tina Pica morì a 84 anni a casa di un nipote, il 15 agosto del 1968. A Roma le intitolarono una strada. A Napoli un giardino pubblico al Rione Alto.
 
 
Carosello napoletano

Carosello napoletano

Pane amore e fantasia

Pane amore e fantasia

 

Fermo con le mani

 
La sceriffa

La sceriffa